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Immagine del redattoreSerena

Come fare ad andare in Kenya in piena pandemia

SONO A WATAMU! SI CE L'HO FATTA!


Ho voluto aspettare un po' di giorni prima di rimettermi al computer per assaporare e riscoprire Watamu e i suoi colori, ho avuto bisogno di tempo per la mia famiglia, per me stessa, per riprendermi da un brutto momento durato fin troppo e per rendermi conto di essere davvero tornata qui.


Finalmente posso respirare e il mio cuore scoppia di gioia!


Ora voglio raccontarvi la mia fuga, perchè è proprio questo che è stato. In 5 giorni ho comprato un volo, ho preparato tutto il necessario, non sono riuscita a salutare nessuno ma sono riuscita a scappare. Non potevo proprio permettermi di rimanere ancora bloccata in Italia.


Tante persone mi dicevano di rimanere in Italia, che non ce l'avrei fatta, che ormai dovevo aspettare, che ero un'incosciente. Ma la mia testa è troppo dura, se mi metto in mente una cosa la faccio sempre e comunque.

Ecco allora la mia avventura di viaggio in pieno lockdown con un pupo di 6 mesi e qualche informazione utile su

come fare ad andare in Kenya in tempo di Covid


Le possibilità non sono molte, o hai un permesso di lavoro, o un visto come residente o con permesso di soggiorno, oppure una lettera di invito da un familiare e il tutto deve essere ovviamente documentato. I controlli a Malpensa sono stati tanti e lunghi, il check-in è durato mezz'ora e hanno controllato ogni singolo foglio e documento per attestare la veridicità del nostro viaggio.

Noi abbiamo entrambi sul passaporto il nome del mio compagno che ci ha fatto una lettera d'invito con tutti i suoi dati anagrafici, il motivo del nostro viaggio, il nostro indirizzo di residenza, e tutto ciò che attestava un vero ricongiungimento familiare. Altrimenti non saremmo potuti partire.

Abbiamo prenotato un tampone in un centro privato a Milano 3 giorni prima della nostra partenza, abbiamo segnalato che era urgente data l'imminenza del nostro viaggio, e abbiamo richiesto il referto in inglese (da tenere ben a mente per chi potrà partire). Anche Noah ha dovuto fare il tampone! Mi avevano garantito che l'esito arrivasse entro mezzogiorno nel giorno della nostra partenza e invece è stato un incubo.


Dalle 12 alle 14 ho chiamato ininterrottamente i numeri che avevo a disposizione per farmi inviare via mail i referti, nessuno rispondeva e nessuna mail arrivava.

Ogni volta che mi ritrovo in una situazione pessima fortunatamente ho sempre dei lampi di genio che mi contraddistinguono e anche qualche botta di fortuna, così ho deciso di chiamare una mia carissima amica che abita proprio dietro al centro in cui ho fatto il tampone e l'ho supplicata di andare di persona a sollecitare. Peccato che lei fosse da tutt'altra parte.

ECCO ALLORA COSA SIAMO RIUSCITE A FARE PER PARTIRE PER IL KENYA SFIDANDO IL COVID

La mia amica ha chiamato le sue coinquiline e ne abbiamo trovata una disponibile che lavora proprio dietro a quell'ospedale, è uscita in motorino dal lavoro ed è andata per me a chiedere informazioni. Una sconosciuta ci ha salvato il viaggio ! Sembra una barzelletta ma chi mi conosce sa che è un po' la storia della mia vita, mi succedono sempre queste cose.

Nel giro di un'ora è riuscita a farmi mandare in tempo reale i referti via mail. Ore 16.30 avevamo il referto stampato. Ore 20.35 partiva il volo.

Grazie Elena, ti aspetta una stanza in Kenya, e anche a te Laura, donna dalle mille risorse per riuscire sempre a risolvere le situazioni più improbabili.

Una volta stampato il referto sono entrata nel sito del governo kenyota per richiedere il QR CODE, fondamentale per avere il via libera per viaggiare. Questo è un modulo che può essere compilato solo dopo avere l'esito negativo al covid, bisogna segnalare che tipo di aereo prenderete, i posti, delle persone di riferimento in Kenya, e altre informazioni molto dettagliate.


Ultimo check ai documenti e siamo corsi in aeroporto. Siamo arrivati 3 ore prima della partenza del volo e, nonostante Malpensa fosse deserta, siamo arrivati giusti al gate circa 20 minuti prima dell'imbarco.

Non sottovalutate le tempistiche, i controlli sono davvero molto lenti e meticolosi!


Noi abbiamo viaggiato con Ethiopian Airlines, volo notturno da Milano Malpensa ad Addis


Abeba con scalo tecnico a Roma, poi scalo di 3 ore circa e volo da Addis Abeba a Mombasa. Ho prenotato una culla in aereo che tutti possono richiedere gratuitamente, peccato che sia stata inutile perchè Noah non riusciva assolutamente a dormire lì dentro.

Il viaggio è stato molto lungo e credo non lo rifarò mai più da sola con un bimbo, soprattutto perchè adesso i controlli sono raddoppiati causa covid. Il mio bimbo è però stato bravissimo, curioso e paziente. Grazie!!







Quel che importa è che adesso siamo a casa, e ora inizia la nostra vita come una vera famiglia.
E Mama Africa non poteva farci regalo più bello, ci ha accolti con due splendidi esemplari di elefanti lungo la strada. Si, ora siamo decisamente nel posto giusto.

Maisha marefu, lunga vita a noi!


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